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FORMAZIONE, INNOVAZIONE COMPETITIVITÀ | |
Interventi per la Formazione- Le proposte del Formedil Puglia Premessa Il settore delle costruzioni è caratterizzato dalla presenza di una miriade di piccole imprese che non hanno la possibilità di attivare percorsi autonomi di ricerca ed innovazione, né tanto meno di soddisfare direttamente al proprio fabbisogno formativo. Il fabbisogno di qualificazione per le imprese del settore edile è sempre più orientato alla specializzazione del “capitale umano” ed allo sviluppo di nuove competenze e professionalità, ai temi dell’efficienza, della sostenibilità e dell’eco-compatibilità, argomenti che postulano innovazioni di prodotto e di processo. Bio-edilizia, efficientamento energetico, sperimentazione e implementazione di tecniche innovative legate alla domotica, all’acustica, all’isolamento termico, innovazioni di processo (tecniche costruttive di cantiere edile) e di prodotto (materiali innovativi e loro installazione/impiego) sono i capisaldi intorno a cui le scuole edili stanno declinando una enorme azione di ammodernamento dei profili, delle competenze, delle metodologie formative che investe a 360 gradi l’universo intero della filiera del costruire e dell’abitare. La strategia UE 2020 per "la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva" considera, infatti, la trasformazione "verde" dei modi di produrre, consumare e smaltire come una soluzione fondamentale per superare la crisi economica ed ecologica che stiamo attraversando. Obiettivi Con questa iniziativa intendiamo rivendicare, in fase di impostazione iniziale della Programmazione Comunitaria per il periodo 2014/20, la esigibilità di un metodo di collaborazione tra istituzioni e parti sociali settoriali e la destinazione di risorse congrue e ben individuate al finanziamento di percorsi formativi per la qualificazione e crescita occupazionale nel settore delle costruzioni, nella filiera del costruire e abitare sostenibile. 1) Destinare risorse certe ed esigibili al finanziamento della formazione delle competenzeprofessionali nell’ambito del settore edile e della filiera del costruire e dell’abitare. Ora che anche la Regione si è dotata di un moderno e organico Repertorio delle Figure Professionali e delle Competenze, in linea con le altre Regioni e con l’Europa, occorre davvero mettere le competenze al centro della DOMANDA di FORMAZIONE: non vi sono più alibi per non attribuire, già a monte della fase di programmazione, QUOTE BEN DEFINITE e CERTE di finanziamento alla formazione delle competenze e delle figure per ciascun settore e/o filiera. 2) A tale scopo chiediamo che sia sottoscritto un Protocollo di filiera, sulla base di quanto già sperimentato per la filiera agro-alimentare, che coinvolga gli assessorati interessati (Sviluppo economico, Territorio, Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale) e il Sistema Scolastico Regionale, finalizzato da un lato a individuare e destinare risorse certe al settore, dall’altro (come sperimentato in altre regioni italiane) individui nel sistema delle Scuole Edili pugliesi il soggetto a cui affidare l’attuazione dell’obiettivo di FORMARE le COMPETENZE SETTORIALI e di FAVORIRE l’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE delle FIGURE PROFESSIONALI così formate. 3) Gli Ambiti di destinazione delle risorse e di attuazione del Protocollo sono: Formazione dell’Obbligo (Obbligo Formativo, Istruzione e Formazione professionale); Formazione di Base e di primo ingresso (Apprendistato, Formazione per le Qualifiche, Formazione on the jobs, Stage e Tirocinii Formativi); Formazione Continua per occupati e lavoratori in regime di sostegno al reddito; Alta Formazione (Figure tecniche e profili professionali innovativi, legati all’edilizia sostenibile e al risparmio energetico, IFTS di settore, Master di settore). 4) Valorizzare la peculiarità che caratterizza il sistema della formazione in edilizia, ossia il fatto che la bilateralità e il nostro essere un soggetto di attuazione delle norme contrattuali ci consentono di avere al nostro interno il SISTEMA IMPRESE/LAVORATORI, quindi di garantire il coinvolgimento del sistema produttivo già a monte per la finalizzazione occupazionale della formazione di settore: cantieri scuola, stage operativi, tirocinii formativi. 5) Evidenziare la peculiarità che le scuole edili, in quanto terminali territoriali del sistema a rete nazionale garantiscono, attraverso la Banca Dati Formazione Costruzioni e il Libretto Formativo del Settore Edile, la riconoscibilità, la validazione e la spendibilità su tutto il territorio nazionale ed europeo delle competenze acquisite nell’ambito dei nostri percorsi formativi, mettendo tale VALORE AGGIUNTO anche a disposizione del sistema pubblico (Centri per l’Impiego) nell’ottica di favorire la occupabilità delle persone lavoratrici. 6) Inoltre, la recente e positiva esperienza di collaborazione nella costruzione del Repertorio delle Competenze Professionali deve proseguire arricchendo il Catalogo delle FIGURE professionali del nostro settore, attraverso la sperimentazione dei percorsi formativi per le figure innovative che il mercato sempre di più rivendicherà, con riferimento ai fabbisogni di edilizia sostenibile, di risparmio ed efficienza energetica. 7) Le scuole edili possono essere uncollante tra soggetti diversi : istituzioni scolastiche e formative del territorio, centri di ricerca, Università e Politecnici della Regione, mondo imprenditoriale, al fine di definire processi virtuosi di legame tra teoria e pratica, tra formazione e accesso al lavoro, di valorizzazione della ricerca applicata nell’ambito problematico interessato (nuove tecniche di costruzione, nuovi materiali, edilizia sostenibile) valorizzando la filiera tematica: RICERCA-SPERIMENTAZIONE-FORMAZIONE-OCCUPABILITA’-COMPETITIVITA’ DI SISTEMA. 8) Infine: la modalità formativa, peculiare delle scuole edili, che mette al centro la concretezza della formazione pratica, il cantiere/scuola, gli stage operativi nei cantieri e nelle imprese, può e deve essere esaltata anche attraverso Progetti Formativimirati alrecupero/ristrutturazionedi edifici e/o dimanufatti appartenenti al demanio pubblico (Cantieri Scuola) da individuare nell’ambito del Protocollo, in una logica di impegno di risorse pubbliche e private (partenariato pubblico-privato) perseguendo il duplice obiettivo di formare nuove competenze professionali e recuperare alla pubblica utilità un patrimonio altrimenti non utilizzabile. Foggia, 21 marzo 2014 Il Presidente Massimiliano Dell'Anna |
