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07/04/2013: 18 e 19 aprile - Breve Corso su RADON: azioni di rimedio e metodologie di prevenzione per nuovi edifici

Si segnala l'interessante iniziativa formativa:

 

Il Corso Teorico/pratico " il radon: azioni di rimedio e metodologie di prevenzione per nuovi edifici " intende fornire gli strumenti per una corretta conoscenza della problematica Radon: le sue origini, le tecniche di misura, la legislazione. Si punta, principalmente, a fornire nozioni e schemi pratici sulle corrette metodiche progettuali, nonché l’applicazione delle tecnologie appropriate che accompagnano la realizzazione di nuove costruzioni edili, pubbliche e private, e l’attuazione delle procedure che sono necessarie per le azioni di bonifica delle costruzioni esistenti.

Il radon è un gas radioattivo, di origine naturale, particolarmente dannoso per la salute dell’uomo essendo stato riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo da tabacco. Esso è prodotto dal decadimento radioattivo dell’Uranio-238, elemento ampiamente presente nei suoli e nelle rocce. Il suolo, i materiali da costruzione di origine naturale ed, in alcuni casi, l’acqua sono sorgenti di radon. Tale gas migra nel sottosuolo e, in certi casi, penetra negli edifici accumulandosi e rappresentando così un rischio per la salute degli occupanti. Il D.Lgs. n. 241/00 ha introdotto in Italia una regolamentazione dell’esposizione lavorativa al radon, fissando un livello di azione pari a 500 Bq/m3, inteso come concentrazione media annua di radon nei luoghi di lavoro; l’eventuale superamento di tale livello prevede l’attuazione di azioni di bonifica degli ambienti volte a diminuire la concentrazione di radon e/o misure di protezione dei lavoratori. La problematica, tuttavia, investe non solo i luoghi di lavoro ma anche le abitazioni private: in esse il problema “radon” rischia di diventare sempre più rilevante alla luce delle disposizioni di legge riguardanti il contenimento energetico (D. Lgs. 192 e 311, oltre ai protocolli di certificazione energetica degli edifici –LEED, ITACA, CasaClima, ecc.) che già prevedono la costruzione di edifici sempre maggiormente a tenuta d’aria e quindi, con una ventilazione ambiente controllata e limitata , più soggetti al rischio di concentrazioni nocive di gas radon negli spazi abitati.

Si tratta di stimolare, inoltre, il territorio in previsione della nuova direttiva europea, in fase di approvazione, che andrà ad incidere pesantemente sulla attuale normativa italiana mediante una netta riduzione del livello di azione: il nuovo valore soglia stabilito dalla comunità europea è di 300 Bq/m³; altra novità che verrà introdotta sarà l’obbligo per le misurazioni nelle abitazioni private oltre che nei luoghi di lavoro.